Il reale è l’oggetto della mia ricerca. La relazione con esso si manifesta tramite una continua contemplazione: una prolungata, silenziosa e meditativa osservazione di qualcosa dal suo interno.
Lavoro con gesti semplici di selezione del reale che uniti ricreano una realtà parallela. Mi interessa la vicenda umana, il singolo e la moltitudine.
La produzione abbondante di immagini mi spinge ad un processo contrario. Tramite la cancellatura tento continuamente di eliminare le immagini. Ottengo in realtà degli isolamenti che sottolineano l’indispensabile. Una pratica di pulizia e vuoto che genera una nuova moltitudine di presenze.
(Emma Ciceri)